L’uomo che piantava gli alberi

L’uomo che piantava gli alberi


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L'uomo che piantava gli alberi - Arzignano - 13 ottobre 2018 ore 21:00

L’uomo che piantava gli alberi – Arzignano – 13 ottobre 2018 ore 21:00

L’Uomo che Piantava gli Alberi

da un racconto di Jean Giono

Officine Anzolin
Via Novara 26
Arzignano (VI)
sabato 13 ottobre ore 21:00
Ingresso Libero

Alberto Spadarotto, baritono
Luigi Marasca, clarinetto
Mirco Maistro, fisarmonica
Francesco Grotto, pianoforte
Luciano Bertoli, attore
Maria Dal Bianco, direttore

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Il progetto artistico liberamente tratto dal romanzo di Jean Giono, struttura in forma di concerto la storia di un pastore che, con molta fatica e nessun tornaconto personale, si dedica tenacemente a piantar querce in una landa desolata. La storia potrebbe apparire come un’innocua stravaganza ed invece, dietro a questa insolita vicenda, si cela un messaggio profondo, capace di propagarsi nell’animo e nella cultura umana come le radici, i rami, le foglie e i frutti dell’albero sul terreno circostante.

La natura RINASCE senza fine, si RINNOVA continuamente, sempre diversa, eppure sempre uguale a se stessa. Ogni albero racchiude una storia, un mistero, una memoria del passato, offre ispirazione e creatività a quanti sappiano guardarlo con occhio giovane, libero e aperto. Il prodigio dell’albero si riflette nella stessa mente e nel cuore dell’uomo perché l’albero rappresenta, fin dai tempi più antichi, il simbolo e l’espressione della vita, dell’equilibrio e della saggezza.

Il progetto vuol essere un messaggio di RICONCILIAZIONE dell’uomo con Madre Natura, un messaggio di RINASCITA della foresta e della vita laddove esse erano state incoscientemente annientate. E’ la metafora della nostra vita, un quadro in perpetuo movimento che possiamo “dipingere” e rinnovare in continuazione.

La parte musicale verrà affidata alle voci e agli strumenti, e costruita su brani vocali a cappella o accompagnati da strumenti come la fisarmonica, la chitarra e il pianoforte. I brani scelti saranno originali d’autore e di derivazione popolare, in un percorso tra il moderno e il contemporaneo tramite compositori come Franz Schubert, Paolo Ugoletti, Pierangelo Valtinoni. La voce narrante dell’attore Luciano Bertoli condurrà il racconto di questa originale metafora della vita, intrecciandolo con la lettura integrale del famoso Romanzo di Jean Giono.
Il coro, che si avvarrà della voce del baritono Alberto Spadarotto, sarà accompagnato in questo poliedrico programma da una compagine di strumentisti di particolare valore: il fisarmonicista Mirco Maistro, il clarinettista Luigi Marasca e il giovanissimo pianista piovenese Francesco Grotto.